Confagricoltura L’Aquila: Forti perplessità sul forno crematorio da costruire ad Avezzano.

Confagricoltura L’Aquila: Forti perplessità sul forno crematorio da costruire ad Avezzano.

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 08-11-2021   17:40:38
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Confagricoltura l’Aquila manifesta forti perplessità sull’intenzione di costruire, all’interno del cimitero di Avezzano, un forno crematorio. “Riteniamo che la decisione del Consiglio comunale di Avezzano sia stata frettolosa e non abbia compiutamente analizzato le problematiche ambientali che questo impianto potrebbe causare sul nostro territorio a prevalente indirizzo agricolo”. Afferma Fabrizio Lobene Presidente di Confagricoltura L’Aquila. Confagricoltura L’Aquila fa presente che le ragioni delle perplessità nascono dal fatto che, a oggi, in Italia non esiste una norma unitaria che disciplini l’installazione degli impianti di cremazione e le loro conseguenze sulle emissioni. La legge 130/2001 rimanda a uno specifico provvedimento interministeriale, mai emanato, per disciplinare l’impatto sull’aria perché durante la cremazione si ha la formazione di inquinanti atmosferici ed in particolari polveri, ossidi di azoto e di zolfo e metalli pesanti: mercurio e zinco. La norma nazionale non disciplina il sistema di abbattimento dei fumi ed il loro recupero, mentre le procedure autorizzative, di competenza regionale, fanno riferimento alle norme sui termovalorizzatori anche se poi i forni crematori sono diversi da questi impianti.Se da una parte l’Amministrazione di Avezzano lavora, con il nostro totale consenso, a favore della realizzazione dell’impianto irriguo e per allargare, alle imprese agricole, la possibilità di insediarsi nel nucleo industriale dall’altra deve evitare di autorizzare impianti industriali che possono recare danni al nostro settore. Ricordiamo che sul nostro territorio sono stati riconosciuti due marchi comunitari IGP: patata e carota e che sempre sulla piana si coltivano oltre 1.500 ettari di colture biologiche. Con questi dati gli imprenditori si sono pienamente allineati alla strategia Farm to Fork della U.E. per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente.