CONFARTIGIANATO-NO AUMENTO PEDAGGI SU A24 A25

CONFARTIGIANATO-NO AUMENTO PEDAGGI SU A24 A25

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 28-05-2019   16:58:49
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Confartigianato Abruzzo a nome del Presidente della categoria trasporti Sillari, interviene sull’aumento del caro pedaggi. In una nota dichiara che “Non può e non deve esserci alcun aumento dei pedaggi lungo le autostrade A24 e A25”, afferma il presidente della categoria Trasporti di Confartigianato Abruzzo, in merito all’ipotesi, sul tavolo ormai da diverso tempo, di rincaro dei prezzi delle tratte autostradali in concessione a Strada dei Parchi Spa.
“A partire da lunedì 20 maggio, sull’A24, si viaggia su una sola corsia in ogni galleria, sia in direzione L’Aquila che in direzione Teramo – prosegue Sillari -. Inoltre è stato introdotto il limite di velocità di 60 chilometri orari e il divieto di sorpasso di fatto per tutti i veicoli, ed è stata anche imposta una distanza minima tra i mezzi di 50 metri. I disagi sono continui – rimarca l’esponente dell’associazione di categoria - e queste misure hanno generato un aumento dei tempi di percorrenza”. Sillari osserva che “peraltro, nei giorni scorsi, la concessionaria che fa capo alla Toto Holding Spa, lungo la tratta dell’autostrada A25, tra gli svincoli di Pratola Peligna e Bussi/Popoli, ha disposto il divieto di transito ai pullman ed ai mezzi pesanti con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, con la conseguenza che tali mezzi sono obbligati ad attraversare i centri abitati, molto più trafficati”. Confartigianato Abruzzo e la categoria dei Trasporti sono dunque pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie. “Daremo battaglia, insieme alle altre forze produttive del territorio, chiedendo anche un intervento della Regione Abruzzo e dei Comuni interessati– conclude Sillari – affinché venga scongiurato un aumento dei pedaggi che, a fronte di una simile situazione di difficoltà e limitazioni, non trova giustificazione alcuna. Un rincaro risulterebbe semplicemente vergognoso e susciterebbe grande malcontento tra gli operatori del settore”.