DENUNCIA PER TENTATA ESTORISONE AD AVEZZANO.

DENUNCIA PER TENTATA ESTORISONE AD AVEZZANO.

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 19-09-2017   17:03:03
Class, liste nozze - Avezzano, Via Corradini, 163
 

AVEZZANO - “Paga il pizzo, altrimenti sfregiamo tuo figlio”. L'imprenditore però non paga ed, anzi, denuncia il responsabile della tentata estorsione. Questo è quello che è successo la settimana scorsa in centro ad Avezzano. L’imprenditore, in due occasioni, è stato raggiunto da uno scritto anonimo minatorio con il quale il suo estorsore, temendo violenze ai danni del figlio minorenne ed ai suoi beni, ha chiesto l’immediato pagamento di ingenti somme di denaro da recapitare in alcuni luoghi della città, ben individuati. L’imprenditore, nonostante l’estorsore mostrasse con le sue parole di conoscerlo bene, è stato coraggioso e si è rivolto ai Carabinieri facendo scattare una complessa ma rapida attività investigativa che, in pochi giorni, ha portato all’individuazione del responsabile del reato ed al suo deferimento. L’estorsore aveva pianificato un elaborato piano per farsi recapitare il denarto presso alcuni punti della città, dove la vittima avrebbe dovuto lasciare la somma richiesta in una busta chiusa e dove l’uomo, in un secondo tempo, dopo aver accertato l’assenza di ostacoli, sarebbe andato a prelevarlo. Così non è stato: Agli appuntamenti fissati erano presenti anche gli uomini dell’Arma i quali, in più occasioni, hanno notato la presenza e gli strani movimenti di R.M. Di 34 anni, avezzanese, il quale, grazie alle riprese di più telecamere presenti in città, è stato individuato come il materiale estensore delle gravi minacce. Una perquisizione presso la sua abitazione ha fugato ogni dubbio. Infatti, occultati sono stati rinvenuti gli abiti che indossava nel momento in cui ha introdotto, sotto la porta del negozio, la lettera minatoria. Il tutto ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. La posizione dell'avezzanese, già noto alle Forze di Polizia, è al vaglio della Procura della Repubblica.AVEZZANO - “Paga il pizzo, altrimenti sfregiamo tuo figlio”. L'imprenditore però non paga ed, anzi, denuncia il responsabile della tentata estorsione. Questo è quello che è successo la settimana scorsa in centro ad Avezzano. L’imprenditore, in due occasioni, è stato raggiunto da uno scritto anonimo minatorio con il quale il suo estorsore, temendo violenze ai danni del figlio minorenne ed ai suoi beni, ha chiesto l’immediato pagamento di ingenti somme di denaro da recapitare in alcuni luoghi della città, ben individuati. L’imprenditore, nonostante l’estorsore mostrasse con le sue parole di conoscerlo bene, è stato coraggioso e si è rivolto ai Carabinieri facendo scattare una complessa ma rapida attività investigativa che, in pochi giorni, ha portato all’individuazione del responsabile del reato ed al suo deferimento. L’estorsore aveva pianificato un elaborato piano per farsi recapitare il denarto presso alcuni punti della città, dove la vittima avrebbe dovuto lasciare la somma richiesta in una busta chiusa e dove l’uomo, in un secondo tempo, dopo aver accertato l’assenza di ostacoli, sarebbe andato a prelevarlo. Così non è stato: Agli appuntamenti fissati erano presenti anche gli uomini dell’Arma i quali, in più occasioni, hanno notato la presenza e gli strani movimenti di R.M. Di 34 anni, avezzanese, il quale, grazie alle riprese di più telecamere presenti in città, è stato individuato come il materiale estensore delle gravi minacce. Una perquisizione presso la sua abitazione ha fugato ogni dubbio. Infatti, occultati sono stati rinvenuti gli abiti che indossava nel momento in cui ha introdotto, sotto la porta del negozio, la lettera minatoria. Il tutto ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. La posizione dell'avezzanese, già noto alle Forze di Polizia, è al vaglio della Procura della Repubblica.