DEPURAZIONE DELLE ACQUE-DISAGIO IN MARSICA

DEPURAZIONE DELLE ACQUE-DISAGIO IN MARSICA

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 26-06-2018   17:16:15
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AVEZZANO - La Corte di giustizia dell’Unione Europea, con la recente sentenza del 31 maggio scorso, ha di nuovo sanzionato l’Italia per il mancato rispetto delle leggi europee sui sistemi di depurazione delle acque.
Il WWF Abruzzo Montano, prendendo spunto dall’ennesima prova di inciviltà fornita dal nostro Paese, intende rimarcare lo stato pietoso dei depuratori presenti nella Marsica, che sono di capacità insufficiente rispetto alle utenze, malfunzionanti o addirittura assenti e, quindi, nel migliore dei casi non riescono a depurare adeguatamente le acque reflue che vi vengono convogliate.
La situazione è drammatica, soprattutto in considerazione del fatto che la mancata depurazione delle acque reflue produce evidenti effetti nocivi sui canali del Fucino.
Il WWF è preoccupato anche per altre procedure che incombono sull’Italia in materia di acque, riguardanti l'inadeguata applicazione della Direttiva Quadro Acque: una concernente le derivazioni a scopo idroelettrico e una, più generale, per la mancata piena attuazione della direttiva, con particolare attenzione all'insufficiente coordinamento, all’assenza di metodologie corrette per gli inquinanti nelle acque sotterranee, ai prezzi dell’acqua in agricoltura e ad altre questioni legate sempre al settore agricolo.
Secondo il WWF Abruzzo montano è quindi necessario che le amministrazioni locali, l'Ente Regionale Servizio Idrico, e il Gestore del Servizio Idrico Integrato (CAM), pongano, tra le loro priorità, la ristrutturazione e l’ammodernamento dei depuratori di acque reflue presenti sul territorio, anche attraverso l’introduzione di nuove tecnologie, al fine di fornire un servizio efficiente alla collettività garantendo il rispetto dell’ambiente.
In relazione a questo obiettivo, è notizia di questi mesi che alcune regioni italiane hanno dotato i loro depuratori di vasche di prima pioggia, al fine di rimediare alle criticità che si verificano nei giorni con piogge particolarmente abbondanti.
“Iniziamo con l’adozione di questi semplici accorgimenti, utili a migliorare la funzionalità dei nostri depuratori, in attesa di trovare le risorse economiche necessarie ad una più compiuta ristrutturazione di tutto il sistema. Il WWF Abruzzo Montano, a tal proposito, si rammarica del fatto che le somme già stanziate per la risoluzione delle criticità nella gestione della risorsa idrica nel Fucino - 50 milioni di euro resi disponibili dalla Regione attraverso il Masterplan Abruzzo – non siano state destinate, nemmeno in parte, a dare una prima risposta a questa emergenza”, conclude Antonello Santilli, Vicepresidente dell’associazione ambientalista.