IL CONSIGLIERE FEDELE SUL CASO AVEZZANO-PRONTO A CHIAMARE I NAS

IL CONSIGLIERE FEDELE SUL CASO AVEZZANO-PRONTO A CHIAMARE I NAS

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 09-11-2020   15:48:05
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Continua a preoccupare la situazione in cui versa l’Ospedale di Avezzano, i contagi sembrano essere fuori controllo e ormai la situazione in cui versano utenti e personale risulta altamente critica, tanto da spingere il Consigliere regionale Giorgio Fedele (M5S) a esprimere la volontà di chiedere l’intervento dei NAS. “È incredibile che il nosocomio avezzanese sia arrivato a un simile stato di saturazione - spiega -. Ci vuole un intervento immediato, anche da parte di forze preposte al controllo della salute pubblica vista l’incapacità di analisi e di azioni efficaci messe in campo da Regione Abruzzo e della Direzione Asl1. È chiaro che le argomentazioni relative al fattore sorpresa, utilizzate per giustificare le criticità della prima ondata, oggi non reggano più. Emerge, però, la mancanza totale di programmazione e gestione degli spazi da parte di chi avrebbe dovuto pianificare per tempo, ma probabilmente non lo ha fatto o lo ha fatto male”. “Che l’Ospedale SS Filippo e Nicola sia ormai sotto assedio del virus è chiaro – incalza Fedele – quello che invece non è chiaro è come si sia arrivati a questo. Ancora una volta. Ormai è evidente che se nella prima ondata la provincia dell’Aquila è stata meno esposta ai contagi non è certo merito della buona gestione del sistema sanitario, come il direttore Asl1 Testa ha più volte dichiarato pubblicamente. Infatti in questa seconda ondata, dove il virus ci ha colpito con più forza, la mancanza di visione e programmazione si è palesata in ogni suo aspetto: Avezzano non è stato individuato dalla Asl come ospedale Covid, e avrebbe dovuto gestire tutti i servizi sanitari ordinari per il territorio. Ma invece, esattamente come accaduto la scorsa volta ma con numeri ben più allarmanti, l’ospedale si trova a dover trattare quasi esclusivamente casi positivi senza però aver ricevuto dalla Asl i necessari atti di programmazione, come accaduto per esempio nel nosocomio dell’Aquila individuato da subito presidio Covid. Sono mancate le nette distinzione di percorsi “puliti e sporchi” per esempio, e tutti gli altri protocolli anti contagio che avrebbero dovuto rendere l’ospedale presidio non Covid, anche nei fatti e non solo sulla carta". "Più volte – conclude Fedele - ho posto sul tavolo delle soluzioni percorribili che dovrebbero passare per un investimento congruo per personale e strutture. Attrezzare dei moduli prefabbricati negli spazi esterni agli ospedali, poiché non è certo pensabile prevedere delle tensostrutture, solo chi non conosce gli inverni nella Marsica e in generale nella provincia dell'Aquila può auspicare a una soluzione simile. Bisogna iniziare a reperire anche spazi e personale dal servizio sanitario privato convenzionato, anche con l’ausilio di strutture alberghiere per i pazienti che non richiedono ricovero ma che comunque necessitano di isolamento, esattamente come è stato fatto in altri territori".