SANTA CROCE: IL PATRON CITA IN GIUDIZIO L'ASSESSORE BUFFONE

SANTA CROCE: IL PATRON CITA IN GIUDIZIO L'ASSESSORE BUFFONE

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 20-12-2018   09:11:30
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Il titolare della società Santa Croce, Camillo Colella, ha citato in giudizio, presso il Tribunale civile di Isernia, l'assessore del Comune di Canistro Ugo Buffone, per frasi ritenute gravemente diffamatorie pubblicate sul suo profilo facebook, chiedendo un risarcimento danni di 65mila euro. L’accusa nei confronti dell’amministratore è anche di aver posto in essere una condotta contraria a quella che le norme di comportamento prevedono per i pubblici funzionari.
A renderlo noto la stessa Società Santa Croce, ex concessionaria, fino alla revoca senza proroga da parte della Regione nel 2015, della sorgente Sant'Antonio Sponga di Canistro. Revoca che ha costretto la società a licenziare 75 addetti, e ha attivato un lungo ed aspro contenzioso, ancora in corso, tra Santa Croce e la Regione Abruzzo e lo stesso Comune. La gara indetta in seguito dalla Regione nel dicembre 2016 è terminata con decadenza dell'aggiudicatario provvisorio Norda, e ad oggi l'acqua con grande danno erariale continua a riversarsi nel fiume inutilizzata.
Oggi la Santa Croce, che ha fatto richiesta di poter tornare a imbottigliare nella sorgente Sant'Antonio Sponga in via provvisoria in attesa del nuovo bando, resta concessionaria della più piccola sorgente Fiuggino di Canistro, su cui grava però un provvedimento di sospensione cautelare da parte del Tar e si è in attesa della decisione di merito.
I fatti contestati nella citazione in giudizio, da parte degli avvocati Giulio Mastroianni, del foro di Roma, e Salvatore Galeazzo, del foro di Isernia, si riferiscono come detto, ad un post pubblicato dall'assessore Buffone sul suo profilo facebook.