Santa Croce – Il patron presenta istanza di accesso agli atti.

Santa Croce – Il patron presenta istanza di accesso agli atti.

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 22-03-2017   16:55:14
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Il gruppo Colella, che ha partecipato, con la controllata Italiana Beverage, al bando per la concessione della sorgente Sponga di Canistro, ha presentato istanza di accesso agli atti della gara bandita dalla Regione Abruzzo, che si è conclusa ieri con l’assegnazione provvisoria al gruppo Norda: tutto ciò “per preparare il ricorso che sarà presentato all’atto dell’aggiudicazione definitiva della concessione se sarà superato il vaglio dell’ufficio Via”.
Lo rende noto l’imprenditore Camillo Colella, che guida l’omonimo gruppo che controlla anche la società per azioni Santa Croce che, fino all’anno scorso, aveva la concessione della sorgente Sponga e che ha in atto con la Regione un serrato contenzioso legale e giudiziario.
La Santa Croce è proprietaria dello stabilimento di Canistro, delle infrastrutture e dell’omonimo marchio di acqua minerale.
“Abbiamo inoltrato una richiesta di accesso agli atti per valutare il lavoro della commissione di gara che già ci sembra viziato da passaggi illegittimi e conseguenti risultati discutibili, anche se siamo solo all’aggiudicazione provvisoria perché ora si deve pronunciare il Via”, spiega Colella.
“È piuttosto singolare che lo stesso progetto presentato dalla mia azienda meno di 2 anni fa nella precedente gara da noi vinta, il cui bando fu annullato dal Tar per l’omessa valutazione di impatto ambientale da parte della Regione, oggi sia stato valutato con 17,75 punti di meno - continua l’imprenditore - e in questo modo non sia ritenuto neppure meritevole di varcare la soglia dei 65 punti necessari per accedere alla graduatoria: non avrà, quindi, diritto al subentro qualora l’aggiudicatario provvisorio non dovesse soddisfare i requisiti, questo nonostante ci sia uno stabilimento esistente e moderno con tutte le infrastrutture a norma”.
Colella quale chiarisce anche che non venderà né affitterà lo stabilimento marsicano, “che costituisce la base logistica per la produzione spostata in Molise”.
In ultimo, il patron evidenzia il fatto che “il marchio Santa Croce è di mia proprietà e regolarmente registrato, mentre la sorgente in gara è la Sant’Antonio Sponga di Canistro, per cui diffideremo e perseguiremo secondo legge ogni improprio accostamento”.