Adriatic Link (Marche e Abruzzo): il Ministero avvia il procedimento autorizzativo

Adriatic Link (Marche e Abruzzo): il Ministero avvia il procedimento autorizzativo

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 01-02-2023   18:23:52
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È stato avviato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il procedimento autorizzativo per la realizzazione dell’Adriatic Link, il nuovo elettrodotto sottomarino in corrente continua che collegherà Abruzzo e Marche, per il quale Terna investirà oltre 1 miliardo di euro coinvolgendo circa 120 imprese tra dirette e indotto. L’opera consentirà di incrementare di circa 1000 MW la capacità di scambio tra le zone Centro-Sud e Centro-Nord del Paese, aumentando la sicurezza, l’efficienza e la resilienza dell’intera rete elettrica di trasmissione nazionale. L'Adriatic Link, opera inserita da Terna nel Piano di Sviluppo del 2018, è un progetto all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e ambientale. L’elettrodotto ‘invisibile’, lungo complessivamente circa 250 km, sarà costituito da due cavi sottomarini di circa 210 km e due cavi terrestri di circa 40 km. Le due stazioni di conversione saranno realizzate nelle vicinanze delle rispettive stazioni elettriche esistenti di Cepagatti (PE), per l’Abruzzo, e di Fano (PU), per le Marche, e avranno un impatto sul territorio molto ridotto. Il progetto è il risultato di un lungo percorso di confronto e dialogo con il territorio che, dal dicembre 2020 a oggi, si è concretizzato in oltre 100 incontri, svolti anche nell’ambito della Consultazione Pubblica, con amministrazioni regionali e comunali, associazioni e cittadini, permettendo di raccogliere proposte, analisi e iniziative legate alla stessa opera. Percorso che ha portato alla scelta localizzativa delle stazioni di conversione, dei tracciati terrestri e degli approdi del cavo sottomarino. In particolare, i cavi terrestri interesseranno in Abruzzo, nella provincia di Pescara, i Comuni di Cepagatti, Spoltore, Cappelle sul Tavo, Montesilvano e Città Sant’Angelo e nelle Marche il Comune di Fano. La posa dei cavi in mare raggiungerà una profondità massima di 100 metri e gli approdi saranno nel litorale di Città Sant’Angelo e a Fano, in località Metaurilia. Per realizzare gli approdi dei cavi sottomarini, localizzati a Città Sant’Angelo e a Fano, si ricorrerà all’utilizzo della tecnica della trivellazione orizzontale controllata (TOC) che permetterà di installare la conduttura limitando gli impatti ambientali e sociali sul litorale e di garantire la salvaguardia del collegamento elettrico in caso di erosione costiera. Parimenti, per il tracciato terrestre si utilizzerà per lo più la viabilità stradale esistente.