Coldiretti: in Abruzzo 180 milioni di danni da siccità

Coldiretti: in Abruzzo 180 milioni di danni da siccità

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 13-03-2023   19:07:59
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L’anno 2022 è stato l’anno più siccitoso degli ultimi 500 anni ed è costato all’agricoltura 6 miliardi di danni pari al 10% della produzione agroalimentare nazionale, a cui vanno aggiunti gli effetti catastrofici legati alla mancanza d’acqua dovuta alle ataviche carenze infrastrutturali che colpiscono gran parte della penisola tra cui l’Abruzzo. Qui, nella regione dei Parchi, il danno dovuto alla siccità ammonta a circa 180 milioni di euro, come emerge da una stima Coldiretti Abruzzo divulgata in occasione del convegno di questa mattina nel castello Orsini di Avezzano intitolato “Acqua: risorsa da gestire e conservare per la nostra produzione di cibo”. Numeri che, nel caso dell’Abruzzo, riflettono l’immagine di una campagna allo stremo con cali produttivi importanti: a livello regionale, nell’ultimo anno, è stata registrata una diminuzione di oltre il 40% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% sugli ortaggi con particolare riferimento alle patate (con punte anche del 25%), del 20% per il latte nelle stalle, dal 40 al 60% per l’olivo fino alla produzione di miele, che registra un trend negativo da oltre dieci anni con il dimezzamento della produzione (-50%) nel 2022. E i problemi sono anche altri. Oltre che in pianura gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire anche in montagna con un profondo cambiamento del paesaggio con i pascoli che sono sempre più secchi e le pozze per abbeverare gli animali asciutte a causa della mancanza di pioggia e delle alte temperature. “La siccità è diventata dunque una calamità insostenibile per l’agricoltura italiana con danni per le quantità e la qualità dei raccolti, e ha rimesso al centro l’importanza di una materia prima indispensabile: l’acqua – dice Silvano Di Primio presidente Coldiretti Abruzzo - Di fronte a queste problematiche occorre garantire la disponibilità della risorsa idrica anche nei momenti di difficoltà. Sul palco dei relatori, moderati da Fabrizio Stelluto, vicepresidente vicario dell’unione giornalisti agroambientali (UNARGA), oltre al presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio e al direttore Roberto Rampazzo c’erano il segretario generale dell’autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale prof. Marco Casini e il direttore generale dell’associazione nazionale Bonifiche e irrigazioni (Anbi) Massimo Gargano, il prof. Fabrizio Di Marzio Capo Area Azione sindacale e legislazione di Coldiretti nazionale nonché docente del Dipartimento di economia dell’università d’Annunzio e l’assessore regionale Emanuele Imprudente insieme al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio - che hanno evidenziato l’importanza della risorsa idrica per imprese e cittadini ma anche le difficoltà ad essa collegate - e al sottosegretario di Stato al Masaf Luigi D’Eramo, che ha fatto le conclusioni evidenziando una grande apertura nei confronti delle problematiche presentate.