EXPORT IN AFFANNO-L'ABRUZZO AL BIVIO

EXPORT IN AFFANNO-L'ABRUZZO AL BIVIO

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 23-12-2019   18:34:52
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Di Piero Carducci, Economista.

La cronaca di queste settimane registra il cedimento dell'export abruzzese, in un quadro nazionale non brillante ma comunque in crescita. Nei primi nove mesi del 2019 le esportazione delle nostre aziende registrano un calo consistente in valore assoluto (-94mln rispetto allo stesso periodo 2018) e l'anno in corso si chiuderà con una riduzione prossima al 2%. I comparti dell'automotive e alimentare mostrano buone performance, mentre gli altri settori registrano il peggiore dato degli ultimi cinque anni. Non sono certo numeri da drammatizzare ma neppure da sottovalutare, ed i numeri più che elencarli occorre capirli. E' importante comprendere le dinamiche geopolitiche in corso di accelerata attuazione, per potere approfittare, come sistema-Abruzzo, della nuova congiuntura. In primo luogo, è evidente il “disimpegno atlantico” da parte degli USA, il che sta portando ad un rapporto privilegiato degli States con l'Inghilterra, sia in funzione anti-UE, sia per il “contenimento costruttivo” delle aggressive strategie cinesi. Questa tendenza è già percepibile, l'UE sta perdendo centralità per la Brexit ed anche grazie al suo strabismo e sonnambulismo politico; non a caso il mercato europeo si sta “restringendo” e l'export abruzzese mostra evidenti segni di cedimento proprio nei confronti del tradizionale mercato tedesco (-7%). In secondo luogo, l'irruzione della Cina in Europa porterà rischi ed opportunità per la nostra manifattura. Il progetto infrastrutturale cinese BRI (Belt and Road Initiative) che da solo vale 1000MLD di dollari, è sbarcato in Italia con le teste di ponte di Trieste, Genova e La Spezia e con il potente 5G della Huawei. Nulla sarà come prima. Il progetto BRI, noto come Via della Seta, è una strategia finalizzata a convertire l'enorme ricchezza nazionale cinese in leadership politica internazionale, anche approfittando del citato disimpegno USA. BRI prevede la realizzazione di imponenti infrastrutture fisiche (porti, ferrovie, reti energetiche, hub intermodali, reti web...) e relativi servizi (logistica integrata, 5G...) e porterà ad una forte espansione dei commerci da/verso l'Asia.
E' in corso una accelerata ri-definizione dell'ordine politico ed economico internazionale, dove elementi centrali saranno il “multilateralismo sinocentrico”, una graduale riduzione del ruolo degli USA e la costruzione di un nuovo blocco economico-politico euroasiatico, una vasta “comunità di destino condiviso” dove Pechino giocherà un ruolo assolutamente centrale.
Ora, se questo è lo scenario, sta in noi approfittarne. L'Abruzzo può trarre grandi vantaggi sia dalle “strategie ombrello” cinesi, sia dal nuovo “pivot” europeo rappresentato dall'Inghilterra post-Brexit.