La contabilità dei professionisti

La contabilità dei professionisti

Pubblicato da Plinio Olivotto il giorno 17-02-2017   20:45:04
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La contabilità dei professionisti
Il reddito da lavoro autonomo è quello che deriva dall’esercizio di arti e professioni, intendendosi per questo l’esercizio per professione abituale, anche se non esclusiva, di attività lavorative diverse da quelle di impresa o di lavoro dipendente (art.53 TUIR).
Il reddito dei professionisti (art.54 TUIR) va determinato per differenza tra le componenti reddituali positive e quelle negative, ma a differenza che nel reddito d’impresa nel lavoro autonomo la competenza degli elementi di reddito non è economica ma per “cassa”.
Quindi:
costituiscono “ricavi” i soli compensi incassati nell’anno (indipendentemente dal momento di emissione della fattura); gli interessi di mora o di dilazione, riscossi per tardivo pagamento di compensi; le indennità o risarcimenti conseguiti in sostituzione del reddito professionale; le plusvalenze realizzate in occasione di cessione di beni strumentali;
costituiscono “costi” le sole spese sostenute e pagate nell’anno (indipendentemente dal momento di ricevimento della fattura) come ad esempio canoni di locazione dei locali in cui si esercita l’attività; le spese per il personale; le  spese per utenze, servizi di terzi relativi all’attività; spese di vitto e alloggio; le spese di rappresentanza; le spese per convegni, congressi, corsi di aggiornamento; le minusvalenze realizzate in occasione di cessione di beni strumentali; le spese per beni utilizzati promiscuamente (telefoni, autoveicoli ecc.) seppur con delle limitazioni;
vi sono delle eccezioni al principio di cassa costituite principalmente dall’accantonamento TFR e dagli ammortamenti dei beni strumentali;
non si rilevano a fine anno le fatture da emettere e da ricevere, i ratei e risconti attivi e passivi, gli accantonamenti e le rimanenze finali

Per gli esercenti arti e professioni gli elementi positivi e negativi di reddito sono indicati dall’art. 54 del TUIR e tale elencazione è da considerarsi tassativa.
Il regime contabile dei professionisti
Il regime contabile naturale per un professionista è quello della contabilità semplificata. Il regime di contabilità ordinaria è applicabile solamente su opzione.
In caso di “contabilità semplificata” i registri obbligatori sono:
registro iva vendite;
registro iva acquisti;
registro incassi e pagamenti: in cui devono essere annotati cronologicamente gli introiti e le spese derivanti dall’esercizio della professione;
registro dei beni ammortizzabili; 
registro delle somme in deposito.
In caso di “contabilità ordinaria” i registri obbligatori sono:
registro iva vendite;
registro iva acquisti;
registro cronologico: in esso vanno annotati cronologicamente e numerati progressivamente le componenti positive e negative di reddito e le movimentazioni finanziarie, compresi i prelevamenti delle somme percepite effettuati per finalità estranee all’esercizio professionale;
registro dei beni ammortizzabili; 
registro delle somme in deposito