AVEZZANO-SETTE ARRESTI PER APPALTI TRUCCATI E MAZZETTE

AVEZZANO-SETTE ARRESTI PER APPALTI TRUCCATI E MAZZETTE

Pubblicato da Redazione Antenna 2 il giorno 27-09-2017   17:18:56
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AVEZZANO - Non c'è argine e non ci sono inchieste in grado di debellare una crescente corruzione a tutti i livelli che coinvolge, anche e soprattutto, personaggi che rappresentano le istituzioni pubbliche. Dopo gli arresti di pochi giorni fa a Seregno, in Lombardia, in una inchiesta sulla Ndrangheta, oggi è stata la volta di Avezzano con ben sette arresti, tra amministratori e imprenditori, per appalti truccati e mazzette. I provvedimenti, firmati dal gip del tribunale di Avezzano Francesca Proietti, sono stati eseguiti all'alba dagli uomini della squadra mobile dell'Aquila. I particolari della complessa operazione sono stati illustrati oggi, ad Avezzano, nella sede della Procura, dal procuratore Andrea Padalino e dai sostituti Maurizio Maria Cerrato e Roberto Savelli oltre al capo della mobile di L'Aquila Tommaso Niglio. L'inchiesta, partita nel 2015, è stata originata da un processo che era in corso alla procura della repubblica di L'Aquila ma riferita ad altri reati. Senza mezzi termini, gli inquirenti hanno illustrato le varie fasi dell'inchiesta che ha portato a scoprire mazzette, appalti, gare truccate, favori agli amici degli amici. Accuse che, oggi, all'alba, hanno portato agli arresti domiciliari di sette persone nell'ambito dell'operazione denominata "Master list". I provvedimenti del gip del tribunale di Avezzano, Francesca Proietti, come detto, sono stati stati eseguiti dalla squadra mobile dell’Aquila e riguardano: l’amministratore delegato del Consorzio acquedottistico marsicano di Avezzano Giuseppe Venturini; l’ex vice sindaco con delega ai Lavori pubblici di Canistro Paolo Di Pietro, attualmente consigliere comunale di maggioranza; il sindaco di Casacanditella, paese del Chietino, Giuseppe D’Angelo; l’imprenditore di Montorio al Vomano Emiliano Pompa; l’imprenditore Antonio Ruggeri di Avezzano (uomo che vantava entrature in Vaticano e conoscenze nella magistratura che gli avrebbero garantito l’immunità); Antonio Ranieri dell’Aquila, responsabile unico del procedimento al Comune di Campotosto, e l’imprenditore Sergio Giancaterino di Penne. L’inchiesta coordinata dai sostituti dalla procura della repubblica di Avezznao rappresenta un filone di una vicenda ben più ampia che coinvolge anche diversi politici abruzzesi. Il gip evidenzia fatta di favori e scambi di denaro. Mazzette per oliare meccanismi ben collaudati e, soprattutto, appalti da spartire in mezzo Abruzzo. A Canistro l’inchiesta riguarda i lavori di risanamento e consolidamento del cimitero, mentre a Campotosto la manutenzione dell’area di campeggio Capparella e della struttura adibita a centro velico denominata casa dei pescatori, oltre a interventi nell’ex discarica in località Reperduso. C’è poi il fronte delle aste pubbliche bandite dall’Unione dei Comuni delle Colline teatine, di cui il Comune di Casacanditella è capofila. In quest’ultimo caso al centro dei presunti illeciti ci sono i lavori di riassetto territoriale dell’area a rischio idrogeologico della località Colle grande del Comune di San Martino sulla Marrucina. A Capistrello, poi, il lavoro degli inquirenti ha riguardato la gara relativa ai lavori di manutenzione del depuratore eseguiti dal Cam. Da qui il coinvolgimento dell'amministratore delegato della società che, a seguito dell'arresto, ha rimesso il proprio mandato. Le indagini si basano prevalentemente su intercettazioni ambientali e sul sequestro di documentazione. C’è anche un elenco di appalti ritenuti appetibili, in tutto l’Abruzzo, al vaglio degli inquirenti ma, addirittura, anche un libro mastro con l'elenco dei nominativi beneficiari delle mazzette. Il capo della mobile ha parlato di fonti di prova più che valide e dell'ottimo lavoro svolto in sinergia con la Procura. Infine, i magistrati non hanno escluso possibili ulteriori svoluppi dell'inchiesta. Tutto, hanno sottolineato, dipenderà dalle dichiarazioni che renderanno gli arrestati nel corso dagli interrogatori dei prossimi giorni. Ora ascoltiamo qualche passaggio degli interventi del sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato e del capo della mobile Tommaso Niglio.