La visita di Gentiloni nel teramano

La visita di Gentiloni nel teramano

Pubblicato da Plinio Olivotto il giorno 07-02-2017   20:53:44
Class, liste nozze - Avezzano, Via Corradini, 163
 

La visita "lampo" del premier Paolo Gentiloni a Teramo, che tra l'altro
ha visti coinvolti solo una parte degli attori del territorio,
escludendo gli Ordini Professionali (ai quali, però, nell'emergenza, si
chiede sempre di perorare le prestazioni degli iscritti a titolo
gratuito o quasi), è un segnale importante.
Segnale che, però, non dove rimanere solo un segno di solidarietà per un
territorio, quale quello della Provincia di Teramo, duramente provato da
eventi atmosferici e sismici, che ora attende azioni concrete per uscire
da una crisi che, in realtà, ha origini lontane, ma che è stata
sicuramente accelerata da calamità naturali unite ad una scarsa e/o
errata considerazione, negli anni, del nostro territorio.
E il segnale dovrebbe iniziare, da subito, con il riconoscere che il 18
gennaio, anche in Abruzzo, e anche in Provincia di Teramo, c'è stato un
nuovo terremoto, che ha creato danni anche a strutture non interessate
dai precedenti eventi sismici, i cui proprietari stanno attendendo la
riapertura dei termini per le richieste di sopralluogo, riapertura
chiesta a gran voce anche dal Coordinamento degli Ordini degli
Architetti di Rieti, Ascoli Piceno, L’Aquila, Perugia,Teramo, Terni,
Fermo e Macerata, ma che, ad oggi, non ha avuto ancora riscontro.
Naturalmente tale riconoscimento non può non ampliare il cratere
sismico, includendo quei comuni coinvolti dal sisma, che attualmente non
sono stati riconosciuti tra i territori che potranno fruire delle
agevolazioni e dei contributi per la ricostruzione.
Altrimenti, la visita di oggi, sarà solo una mezza giornata di tempo
perso per il Premier e per quei pochi che sono stati coinvolti
nell'incontro