Terremoto del 1915

Freddo e pioggia. Le avverse condizioni meteorologiche non hanno impedito di ricordare il tragico terremoto del 13 gennaio. Al Memorial di Avezzano, ubicato alle falde del monte Salviano, eretto proprio per non dimenticare i tragici avvenimenti che sconvolsero la Marsica causando morte, paura, distruzione e terrore, si sono ritrovati in tanti. Il Sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, il Prefetto dell'Aquila Giuseppe Linardi, il Vescovo dei Marsi Mons. Pietro Santoro, il Presidente del consiglio regionale Giusppe Di Pangrazio, responsabili delle varie forze dell'ordine, sindaci marsicani, rappresentanti delle associazioni d'arma e del volontariato. Discorsi commemorativi sono stati del presidente delle associazioni d'arma Floriano Maddalena, del Prefetto dell'Aquila, del Vescovo dei Marsi e del sindaco di Avezzano. Pur se da angolazioni diverse, hanno ricordato la tragica mattina del 13 gennaio 1915 quando, alle 7.52, un tremendo terremoto causò la morte di 30 mila persone e la totale distruzione della maggior parte dei paesi. Un evento gravissimo dal quale il popolo marsicano ha saputo risollevarsi e costruire un futuro di sviluppo, con sacrifici, coraggio ed operosità. Per la sua prima visita ufficiale alla città di Avezzano, il Prefetto Linardi ha scelto proprio la ricorrenza del tragico terremoto della Marsica in quanto le sue prime esperienze, come ha affermato, si sono confrontate con analoghi tragici avvenimenti come l'Irpinia.